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Piazza San Carlo di Torino: il salotto della città

Dedicata a San Carlo Borromeo nel 1618 e completata solo nella prima metà del XVII secolo, la piazza ha subito nel corso del tempo numerosi cambi di toponomastica: Piazza RealePiazza d’Armi e Place Napolèon, prima di acquisire definitivamente la denominazione attuale. Per gli abitanti della città non è altro che il salotto di Torino: sontuoso ed elegante complesso rettangolare riprogettato su un perimetro già esistente da Carlo di Castellamonte e Benedetto Alfieri tra il 1637 e il 1642. Oggi ospita attività commerciali, caffè storici, chiese, portici e palazzi regali. Al centro campeggia la statua equestre di Emanuele Filiberto di Savoia, anche nota come Caval ëd Bronz.

Le origini e i tre nomi della piazza

La zona dove sorge attualmente Piazza San Carlo è frutto del progressivo ingrandimento del centro urbano durante il periodo francese del Ducato di Savoia: la città si allarga a sud, oltre la prima cinta muraria della città di origine romana, e si realizza il Borgo Nuovo. In quest’area, nel 1618, iniziano i lavori di costruzioni della Place Royale, la Piazza Reale conclusa nel 1638 e inaugurata da Madama Cristina di Francia; inizialmente svolge funzione di area mercatale e di rappresentanza nobiliare.

Dopo il 1650 perde gradualmente funzioni di rappresentanza e diventa area di passaggio degli eserciti da Piazza Castello verso il mastio della Cittadella: da qui il suo nuovo nome Piazza d'Armi. Interessante l’anessoto dell'assedio militare di Torino del 1706, quando la viene colpita da almeno tre colpi di cannone, le cui palle sono ancora visibili e conficcate sopra un'arcata del palazzo Solaro del Borgo, e ai bordi delle finestre ai piani alti sul bar Mokita, all’angolo via Alfieri.

La piazza perde gradualmente anche la funzione militare e grazie agli interventi architettonici di Benedetto Alfieri conquista la bellezza attuale, con l’abbellimento dei portici e il rinforzo dei pilastri per conferire maggiore solidità alle strutture. Il nome finale è quello dell’arcivescovo milanese San Carlo, cui l’intera città era particolarmente devota. Dopo una breve parentesi dal 1800 al 1815, quando la piazza prende il nome di Place Napolèon, torna al suo toponimo originale.

I monumenti di Piazza San Carlo a Torino

Spicca su tutti, proprio perchè nel cuore della piazza, la statua equestre dedicata ad Emanuele Filiberto di Savoia. Il Caval ëd Bronz raffigura una posa guerresca ma paradossalmente simboleggia la pace, infatti il cavallo è trattenuto dalle redini e il cavalieri infodera la spada anzichè sguainarla. Inaugurata nel 1838, è stata precedentemente esposta al Louvre di Parigi prima di essere spostata nel centro di Torino. Durante la guerra e i bombardamenti della città, il monumento è stato protetto da strutture in legno per evitarne la distruzione.

Sul versante sud della piazza, si affacciano le due chiese “gemelle” di architettura barocca, Santa Cristina (1639) e San Carlo (1619). La prima, voluta da Maria Cristina di Francia, si distingue per la facciata progettata da Filippo Juvarra tra il 1715 e il 1718. Conosciuta anche come Chiesa delle serve, durante l’Ottocento era frequentata dalle donne al servizio delle famiglie nobili e ricche del quartiere. Quella di San Carlo è ovviamente dedicata al santo milanese dopo il suo pellegrinaggio a piedi fino in città per recarsi a pregare la Sacra Sindone.

Il lato maggiore della piazza ospita Palazza Solaro del Borgo, altra opera seicentesca di Carlo di Castellamonte e Benedetto Alfieri con eleganta facciata e porticato, oggi sede della Società del Whist - Accademia Filarmonica, prestigioso circolo privato di Torino. Il perimetro è tutto un susseguirsi di altre dimore nobili come Palazzo Turinetti, sede sociale del gruppo Intesa Sanpaolo, e Palazzo Guido Villa, tutti sorretti da portici sontuosi che ospitano rinomati caffè e attività commerciali.

Situati a pochi passi dalla piazza, i Musei Reali sono uno dei luoghi culturali più importanti della città, con una vasta collezione di opere d'arte, archeologia e storia naturale. Tra i tesori da non perdere, ci sono le Gallerie Sabauda, dove potrai ammirare opere di artisti come Raffaello, Rembrandt e Canaletto, e il Museo Egizio, in via Lagrange che ospita una delle collezioni dedicate alla civiltà neolitica più importanti del mondo.

Percorrendo poi via Roma fino a Piazza Castello possiamo ammirare il maestoso Palazzo Reale.

Portici e caffè di Piazza San Carlo

 Caffè San Carlo e Caffè Torino su tutti. Salotti di eleganza subalpina che han visto avvicendarsi nel corso dei decenni, soprattutto tra l’Ottocento e il Novecento, clienti illustri, nobili, politici e scrittori. Passeggiare sotto i portici che ospitano i caffè significa vivere il fascino della Torino aristocratica dei vari Cavour o Giolitti fino a Pavese e De Gasperi che hanno effettivamente sostato e discusso in Piazza San Carlo. Davanti al caffè Torino è incastonato dal 1930 sul pavimento il toro rampante in ottone, simbolo del capoluogo piemontese: calpestare con i piedi i suoi "attributi" sembra porti fortuna. Al 191 del perimetro, sul lato orientale, spunta la Confetteria Stratta, attiva dal 1836, ancora oggi nota in tutta la penisola per i suoi prodotti: la sua austera vetrina è il simbolo della tradizione dolciaria di Torino e del Piemonte. Insomma una sosta ai tavolini o una passeggiata al riparo dei portici sono tappe obbligate per chi visita la città.

E poi si riparte, magari direzione Mole Antonelliana oppure Porta Palatina, importante monumento di Torino. O ancora a nord ovest di Piazza San Carlo, in zona Quadrilatero, dove ne spunta un’altra, dove si trova Piazza Statuto, una delle ultime della storia risorgimentale della capitale sabauda d’Italia.

Per i torinesiSan Carlo è probabilmente la piazza più bella della città. Eppure il capoluogo piemontese è uno scrigno di tesori d’arte barocca e francesce, di stile neoclassico e risorgimentale. Perla di di cultura, arte e architettura. Vieni a visitarla e scegli di sostare presso il nostro B&B HOTEL Torino President, per un soggiorno nel comfort più totale, al miglior rapporto qualità prezzo. Ti aspettiamo.