Disteso lungo le morbide sponde del Po, il Parco del Valentino è l’area verde più famosa di Torino: oltre 400.000 metri quadri di giardini, specie arboree, piste ciclabili e passeggiate. Per alcuni è la versione sabauda del Central Park. Progettato nell’Ottocento dal paesaggista francese Barillet-Deschamps, ospita l’Orto Botanico, il Borgo Medievale, il Castello del Valentino e una interessantissima avifauna. Insomma, una tappa obbligata per chi ama la natura e le passeggiate all’aria aperta.
Come raggiungere il Parco del Valentino
L’area verde si trova in ottima posizione, a due passi dal centro cittadino e ad un chilometro dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Delimitato a nord da Corso Vittorio Emanuele II e dal Ponte Umberto I, a ovest da Corso Massimo D'Azeglio e a sud dal Ponte Isabella e da Corso Unità d'Italia. Raggiungibile dal nostro hotel a Torino centro in soli venti minuti d’auto oppure in autobus dalla fermata Settembrini di Corso Orbassano.
Il patrimonio arboreo, l’avifauna e la vegetazione
Il Parco del Valentino è popolato da circa 1800 alberi ad alto fusto di cui alcuni esemplari monumentali: spiccano pioppi, platani, sequoie, salici, aceri, tigli, carpini, faggi, bagolari, ginkgo biloba, querce, olmi e pterocarie. La metà del parco è ricoperta da prato e durante l’anno si alternano numerose fioriture: in primavera è il turno di bulbose varie, poi specie stagionali estive, crisantemi in autunno e fiori resistenti al gelo nel periodo invernale. Ma il parco si popola anche di alberature da fiore e cespugli di rose che regalano un’armonica tavolozza cromatica a tutto il meraviglioso paesaggio.
Sul piano faunistico, il Valentino ospita numerose specie di uccelli legati all’ambiente fluviale, complice ovviamente la vicinanza del Po. Alla periferia della città il fiume è meno antropizzato e gli aironi nicerini hanno scelto le sue rive per la nidificazione: quando risalgono il fiume raggiungono il parco ed è possibile ammirarli in tutta la loro grazia. Molto comuni sono anche i germani reali, le folaghe, le gallinelle d’acqua e varie specie di anatre, tra cui l’alzavola, la moretta, il fischione e il moriglione. Al Borgo Medioevale, soprattutto in primavera e in estate, le rondini diventano le vere protagoniste del paesaggio.
Nella zona sud del parco spunta il Giardino Roccioso, progettato da Giuseppe ratti per l’Esposizione internazionale del 1961: una valletta di 12.000 metri quadri fu trasformata in giardino con sentieri lastricati, terrazze, giochi d’acqua, ruscelli e punti di sosta. Nel 1965 fu aggiunto il Roseto con una ricca collezione permanente di oltre 2.000 rosai. Oggi si distende su una superficie di 44.000 metri quadri e ogni anno ospita numerose aiuole fiorite che cambiano al cambiare delle stagioni.
Un altro gruppo di aree verdi è quello che si trova al Borgo Medioevale di Torino: giardino delle delizie, giardino dei semplici e orto, tutti racchiusi all’interno delle pittoresche mura merlate.
L’Arco dell’Artigliere, il Castello, la Fontana del Ceppi, il Borgo Medioevale e numerosissime statue sparse per i sentieri: il Parco del Valentino non è solo natura ma anche storia e cultura. Monumenti e punti di interesse sono disseminati per gli oltre 400.000 metri quadri di verde.
L’Arco dell’Artigliere, eretto nel 1930 per commemorare la battaglia del Piave, si trova all’ingresso nord del Parco del Valentino, a due passi dal ponte Umberto I. Presenta quattro rilievi esterni ispirati a vari corpi militari, mentre al centro ospita una statua dedicata a Santa Barbara, patrona degli artificieri.
Il Castello del Valentino si ispira alla tipica struttura dei castelli francesi della Loira con le quattro torri che ne delimitano il perimetro e i suoi tetti mansardati. Costruito nel XIII secolo, oggi ospita la sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
La Fontana del Ceppi in stile rococò è conosciuta anche come Fontana dei Dodici Mesi ed è costituita da una grande vasca circondata da dodici statue rappresentanti i mesi dell'anno. Costruita nel 1898 per l'Expo dedicato al Cinquantenario dello Statuto Albertino, è legata alla leggenda di Fetonte, figlio del Dio del Sole, caduto proprio in quel posto dopo essersi impadronito del carro del padre e aver fatto imbizzarrire i cavalli.
Il Borgo Medioevale fu realizzato nella parte meridionale del parco per l’Esposizione Generale italiana del 1884 su progetto di Alfredo d'Andrade, appassionato di architettura medioevale. Riproponeva quindi gli stili architettonici dei castelli piemontesi e valdostani dell’epoca, con tanto di rocca da visitare.
Massimo d’Azeglio, Amedeo I, Cesare Battisti, Ascanio Sobrero e Nino Costa sono alcuni dei personaggi italiani e torinesi in forma di busto o di statua sparsi per i sentieri del parco. Interessante è proprio la statua equestre dedicata ad Amedeo I, primo duca dei Savoia-Aosta posta sulla piazzetta d'ingresso del percorso floreale accanto a Torino Esposizioni.
Insomma, una passeggiata nel Parco del Valentino è senza dubbio un tuffo straordinario nel verde ma anche una esperienza di storia e cultura. Nel complesso la città è un fermento di opportunità e alternative, per cui chi ha gusti diversi può anche optare per una visita al museo dell’automobile a Torino oppure ai Musei Reali, scegliere un’escursione fuori città a Moncalieri, fare un giro alla mostra permanente delle sculture moderne alla Venaria Reale oppure dirigersi in zona Santa Rita - Filadelfia allo Stadio Olimpico di Torino, magari in occasione di qualche partita casalinga dei granata.
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